Intervento della prof.ssa Mariangela Laviano - DIALOGO ISLAMO-CRISTIANO: LEGAMI DI OSPITALITÀ, PACE E FRATERNITÀ PER UNA TEOLOGIA DEL MEDITERRANEO

 


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L'introduzione si sente molto basso,
ma le relazioni si sentono bene

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ABSTRACT

Lo scopo di questo intervento è di mostrare quanto il dialogo interreligioso e in particolare il dialogo islamo-cristiano, siano la chiave di volta per la costruzione di una convivenza pacifica e della fratellanza universale nel contesto del Mediterraneo. Questo dialogo necessita di tre particolari atteggiamenti: ascoltoaccoglienza e accettazione dell’“alterità” religiosa, punti nodali dei documenti della Chiesa cattolica la cui mancanza inasprirebbe ancora di più la crisi sociale, antropologica, religiosa e ambientale di questo spazio, ponte “in mezzo alle terre” unico nel suo genere. Delle quattro forme di dialogo (vita, opere, esperienza religiosa e scambi teologici) di cui parla il documento Dialogo e Annuncio (1991), in coerenza con l’insegnamento del Concilio Vaticano II, l’intervento si focalizzerà sul dialogo degli scambi teologici e in particolare sulla riflessione teologica in seno al Mediterraneo a partire dal Manifesto per una teologia dal Mediterraneo (Institut Catholique de la Méditerranée). Partendo dall’assunto che “Dio è dialogo e il dialogo è il luogo di Dio”, è possibile pensare al Mediterraneo come “luogo teologico”. Questa proposta di teologia cristiana che parte dal contesto mediterraneo, luogo in cui la contaminazione non è un fattore impuro ma ne è la sua specificità, accoglie l’invito di Papa Francesco a far assumere alla teologia un “timbro pastorale” dunque una teologia incarnata e radicata nel mistero della Pasqua, contestuale e performativa della dimensione teologica. Una teologia dal Mediterraneo, per il Mediterraneo vuole essere una teologia che provi a leggere criticamente il mondo, alla luce del messaggio evangelico.

Commenti

  1. Il dialogo è una scelta che condiziona tutta la vita, una scelta non sempre facile.

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  2. Avvicinarsi,esprimersi,guardarsi,provare a conoscersi, cercare punti di contatto: in una parola "dialogare".

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  3. Al Convegno "Teologia dopo Veritatis Gaudium": serve una teologia dell'ACCOGLIENZA e del DIALOGO. Gli studenti devono essere abituati al dialogo con l'ebraismo e l'islam, alla scoperta delle radici anche comuni.

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  4. Il DIALOGO interreligioso come modo di essere e di agire che si basa con l’andare verso l’altro e ospitare l’altro nel proprio mondo: è l’essenza stessa dell’essere cristiano.

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  5. Per dialogare SERVE SOLO E SEMPLICEMEBTE essere uomini e donne di fede, speranze con viva carità: Ascolto, accettazione della parola e del modo di essere dell'interlocutore

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  6. Nessuno è veramente credente finché non ama per il fratello ciò che ama per se stesso

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  7. Il desiderio di conoscere l'altro deve partire da un sentimento di stima e rispetto.

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  8. L'alterità, letta come forma di arricchimento e di conoscenza, che può farci scoprire punti d'incontro perché citando la docente, siamo un albero cresciuto sulle stesse radici.

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  9. il Mediterraneo è un vero e proprio "locus theologicus" (Manifesto per una Teologia dal Mediterraneo)

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  10. Realtà ecclesiali in dialogo con le altre fedi per una teologia non neutrale, ma incarnata nella storia e nel Mediterraneo tutto: qui troveremo il significato reale del Vangelo.
    ASCOLTO - ACCOGLIENZA - ACCETTAZIONE dell'alterità religiosa

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  11. Mediterraneo luogo di confluenze e di influenze: "il meticciato è la fonte generativa del Mediterraneo" (Papa Francesco)

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  12. Ci si chiede la teologia del "TRA": inclusione, condivisione, ascolto, accettazione...

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  13. Teologia della relazione.
    Migrante come categoria teologica: nel migrante c'è la persona di Gesù.

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  14. MIGRANTE: categoria teologica

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  15. La mancanza dell'accettazione è una trappola per la PACE

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  16. L'altro diventa la chiave ermeneutica della mia fede.

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  17. Riconosciamo che ogni persona è sacra: così si possono pensare a percorsi generativi di FRATELLANZA umana pacifica.

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  18. Accogliere l’altro come essenza stessa dell’essere cristiani

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