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Intervento di Mons. Marco Gnavi - DIALOGO, SPERANZA, INCONTRO, ALLA PROVA DEL TEMPO

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  Segui la Diretta della Relazione (Al 15° minuto del video) Clicca per seguire la Diretta Youtube L'introduzione si sente molto basso, ma le relazioni si sentono bene ABSTRACT “Dialogo”, parola fuori tempo ? Ha segnato quasi sessant’anni della vita della Chiesa a partire dal Concilio Vaticano II ad oggi.   Evento straordinario e risposta dello Spirito al dramma della II Guerra mondiale (sessanta milioni di morti. L’abisso della Shoà e sei milioni di vite innocenti). Un punto di svolta nella storia: il 13 giugno 1960: Giovanni XXIII [1] , appena eletto, incontra Jules Isaac, storico ebreo che aveva perso la moglie, la figlia e il genero ad Auschwitz e a Bergen-Belsen [2] . Redazione di Nostra Aetate, i   semina Verbi . Incontro con l’Islam e le grandi religioni mondiali. Estroversione della Chiesa Cattolica verso i mondi altri. Cristiani Orientali in universi a prevalenza musulmana. Massimo IV Saigh, patriarca Melkita. 1986 Giovanni Paolo II a Assisi . La pace cerca i suoi artef

Intervento della prof.ssa Mariangela Laviano - DIALOGO ISLAMO-CRISTIANO: LEGAMI DI OSPITALITÀ, PACE E FRATERNITÀ PER UNA TEOLOGIA DEL MEDITERRANEO

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  Segui la Diretta della Relazione (Al 51° minuto del video) Clicca per seguire la Diretta Youtube L'introduzione si sente molto basso, ma le relazioni si sentono bene Scarica le Slide dell'Intervento in Aula ABSTRACT Lo scopo di questo intervento è di mostrare quanto il dialogo interreligioso e in particolare il dialogo islamo-cristiano, siano la chiave di volta per la costruzione di una convivenza pacifica e della fratellanza universale nel contesto del Mediterraneo. Questo dialogo necessita di tre particolari atteggiamenti:  ascolto ,  accoglienza  e  accettazione  dell’“alterità” religiosa, punti nodali dei documenti della Chiesa cattolica la cui mancanza inasprirebbe ancora di più la crisi sociale, antropologica, religiosa e ambientale di questo spazio, ponte “in mezzo alle terre” unico nel suo genere. Delle quattro forme di dialogo (vita, opere, esperienza religiosa e scambi teologici) di cui parla il documento  Dialogo e Annuncio  (1991), in coerenza con l’insegnamento

Intervento del prof. Adnane Mokrani - NON VIOLENZA, RIFORMA E DIALOGO: UNA PROSPETTIVA ISLAMICA

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  Segui la Diretta della Relazione (Ad 1h 23' del video) Clicca per seguire la Diretta Youtube L'introduzione si sente molto basso, ma le relazioni si sentono bene Scarica le SLIDE dell'Intervento in Aula ABSTRACT Nei tempi moderni, è essenziale sottolineare l'importanza del momento gandhiano, come momento di una nuova coscienza universale e interreligiosa. Nella storia premoderna, l'umanità ha conosciuto modelli nonviolenti, esemplificati dal comportamento di individui e gruppi che hanno favorito la nonviolenza come stile di vita. Tuttavia, la modernità ha dato alla questione un carattere sistematico e politico. La "resistenza pacifica", il satyagraha , del Mahatma Gandhi (m. 1948), si ispirava a radici antiche, come il principio dell' ahimsa nell'induismo e nel giainismo. La nuova dimensione che questa idea ha assunto nel XX secolo non è stata possibile senza una serie di circostanze che hanno spinto l'uomo a prendere coscienza di una vision

Per continuare il Forum nelle nostre Chiese Diocesane - CONDIVISIONE DEI GRUPPI DI STUDIO

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PAROLE che tolgono dalla PACE

Nelle guerre spesso ci sono i campi minati che rimangono abbandonati e portano alla morte di tanti innocenti. Ed è proprio una delle operazioni più complicate quella della bonifica di questi campi. Anche il linguaggio ha bisogno di essere bonificato:  nei modi di dire di tante persone circolano tante *parole che creano lacerazioni (riaccendono la miccia della guerra) e **parole che guariscono (curano le ferite e portano la pace) Poi ci sono c i sono parole falsamente giuste, come EQUI-DISTANZA, che stucchevolmente parlano di un equilibrio che cerca la propria neutralità.  Parole di chi cerca la propria pace, non riconoscendo che la PACE o è per tutti oppure non è di nessuno. Per questo vogliamo riconoscere tutte quelle parole AMBIGUE che possono veramente mettere i presupposti per la guerra.  Ad esempio rinunciamo ad EQUI-DISTANZA e cominciamo a parlare EQUI-VICINANZA  Nel linguaggio comune dovremmo prestare attenzione ad evitare frasi come: non capisci... non vali nulla... stai sbagli

PAROLE che conducono nella PACE

Noi cerchiamo una Parola vera e franca, esposta ed in prima linea non per la nostra pace, ma per la vera pace che se non è di tutti, non è di nessuno. Ci sono invece parole falsamente giuste, come EQUI-DISTANZA, che stucchevolmente parlano di un equilibrio che cerca la propria neutralità. Ci sono poi orizzonti culturali diversi in cui la stessa parola risuona  a volte  in maniera opposta. Vogliamo continuare a cercare quelle "parole nuove" che Giovanni XXIII voleva col Concilio e che Papa Francesco sta invitando la Chiesa a pronunciare. Grazie al dialogo ed allo studio possiamo rinvenire quella Parola da cui siamo stati generati, che ci sostiene e che ci salva nel qui ed ora della storia. Ad esempio cominciamo a parlare EQUI-VICINANZA e non di equi-distanza. SEGNALA NEI COMMENTI LE PAROLE VERE ED OGGI PROFETICHE CHE DOVREMMO USARE SEMPRE DI PIU'

Per una VERIFICA del Forum

 Ti ringraziamo per aver partecipato al Forum Il Forum rappresenta un momento importante ed istituzionale dell'Istituto Teologico, ma soprattutto un servizio con cui la Teologia vuole far crescere il Sensus Fidei  di tutti i Battezzati nella vita ordinaria delle nostre Chiese Locali e soprattutto nei luoghi di lavoro e di vita familiare.  La verifica "a caldo" del Forum è un modo per continuare a vivere quell'importante interazione che permette alla Teologia di crescere e di illuminare sempre meglio il cammino della fede. Per questo TI RINGRAZIAMO ANCHE PER I POCHI MINUTI NECESSARI con cui proverai a rispondere al piccolo questionario cliccando sul seguente link.  Per una piccola verifica del Forum